venerdì 18 aprile 2014

Auguri di Buona Pasqua

Tra fede e tradizione i giorni della Pasqua rappresentano un momento d’incontro con i nostri cari amici e i parenti.


La tradizione gastronomica di questa festa, descrive puntuale e precisa la colazione di Pasqua, che è caratteristica e diversa dalla colazione che consumiamo durante tutto l’anno.
La colazione è composta da uova sode colorate mettendole a bollire con lo zafferano per farle gialle, con le rape rosse o la verdura per colorarle di verde.

Anche il salame corallina fa parte della colazione e a Roma la tradizione vuole anche la “coratella con i carciofi”, la pizza salata e per dolce la colomba.


Andiamo in Emilia Romagna per il tradizionale dolce di Pasqua

Dolce di Pasqua: dalla Romagna

INGRADIENTI
4 Uova
70g Uvetta
1 Uovo rosso per spennellare
700 g di Farina 00
50g Lievito di birra
Sale q.b.
300g Farina Manitoba
1 Limone scorza
180g Zucchero
3 Latte
70g Burro
50g Liquore all' anice


PREPARAZIONE

Quella della pagnotta pasquale romagnola è una vecchia ricetta, romagnola appunto, che ancora oggi viene preparata dai fornai nel periodo di Pasqua.
La pagnotta pasquale nasce come un pane dolce, che accompagnava il salame per la colazione di Pasqua e l'agnello durante il pranzo pasquale.
Scopriamo allora ingredienti e preparazione di questa ricetta tradizionale e seguiamo lo step by step illustrato per preparare una vera pagnotta pasquale doc.


Passo 1
Pagnotta pasquale - fate il lievitino
Miscelate le due farine. Preparate un lievitino con 1 bicchiere di latte, 25 g di lievito di birra e farina quanto basta per impastare.
Lavorate tutto fino a ottenere un impasto omogeneo, mettetelo in una ciotola, copritelo con un tovagliolo bagnato e mettetelo a lievitare in un luogo fresco sino alla mattina.
Passo 2
Pagnotta pasquale - lavorate con la planetaria
Trasferite l'impasto, che sarà raddoppiato di volume, nel vaso della planetaria.
Aggiungete 2 bicchieri di latte, il lievito rimasto e iniziate a impastare.

Passo 3
Pagnotta pasquale - aggiungete tutti gli ingredienti
Aggiungete il burro morbido a fiocchetti, lo zucchero, la scorza del limone, l'uvetta, precedentemente ammollata e strizzata, il liquore all'anice, le uova, la farina e un pizzico di sale, e lavorate, fino a ottenere un impasto morbido.
Passo 4
Pagnotta pasquale - realizzate le pagnotte
Trasferite l'impasto sulla spianatoia e lavoratelo ancora un po' aggiungendo, se necessario, altra farina. Quindi realizzate 3 pagnotte da circa 500 g l’una.
Passo 5
Pagnotta pasquale - fate lievitare e cuocere.
Disponete le pagnotte su una placca da forno, leggermente unta, spennellatele con l’uovo sbattuto e mettetele a lievitare, fino al raddoppio del volume .
Accendete il forno a 250° C.
Quando avrà raggiunto la temperatura indicata, abbassate a 180° C.
Infornate le pagnotte e fatele cuocere per circa mezz'ora (trascorso il tempo, verificate la cottura infilzandole con uno stecchino).

Spegnete il forno, aprite lo sportello e, prima di levarle, lasciatele all'interno per 5 minuti.


In Abruzzo questo dolce tipico della regione.

Fiadoni abruzzesi

ricetta dal sito www.gustoblog.it
Ingredienti per il ripieno
1,3 kg di formaggio grattugiato (parmigiano, rigatino e poco pecorino)
8 rossi d’uovo
100 gr di zucchero
200 gr di cedro qb
latte qb
cannella in polvere qb

Ingredienti per la sfoglia
1 kg di farina 00
4 uova più 1 da spennellare
200 gr di zucchero
2 bicchieri di latte
1 bicchiere di olio di oliva
2 bustine di lievito
cannella in polvere qb
mezzo bicchiere di liquore dolce o altro aroma
una presa di sale

Procedimento
Preparare il ripieno mescolando tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo ed asciutto. Unire del latte tanto quanto ne basta. Preparare la sfoglia impastando tutti gli ingredienti allo stesso modo. Dividere l’impasto in tante palline e stenderle sottilmente. Farcire ogni porzione di pasta con una pallina di composto e chiudere dando la forma di un raviolo. Ritagliare la pasta in eccesso creando delle mezzelune e sigillarne i bordi con i rebbi di una forchetta. Spennellarli con un uovo battuto ed infornare a 180 °C per 20 minuti.

In Calabria un altro dolce della tradizione

Le Pie dalla Calabria

ricetta dal sito www.cucinamediterranea.org

sono un dolce tradizionale della gastronomia calabrese, sono dolci che si preparano nel periodo di Pasqua. Esistono diverse ricette per preparare questo dolce, una ricetta semplice e molto antica in quanto tramandata da generazioni nelle famiglie contadine salvaguardandone la genuinità.
Per la preparazione delle Pie Calabresi si fa riferimento ad una ricetta considerata "alla pari", cioè l'impasto si ricava usando la pari quantità per unità di misura degli ingredienti.
Ingredienti:
500 ml di Vino Rosso Calabrese
500 ml di Olio Extravergine di Oliva
500 gr. di Zucchero
Farina
Mostarda di Uva (consigliata se caserreccia)





Preparazione:Versare in un recipiente addatto alla quantità degli ingredienti i liquidi (500 ml di buon Vino Rosso Calabrese e 500 ml di buon Olio Extravergine di Olive Calabresi), aggiungere poi lo zucchero (500 gr.). Impastare energicamente il tutto e man mano aggiungere della farina fino ad ottenere un impasto consistente e non troppo molle.

Suggerimenti:
A portata di mano tenere un piccolo recipiente con un po di olio ed ogni tanto lubrificarsi le dita per evitare di permettere all'impasto di incollarsi alle mani giusto come aiuto nella preparazione.
Dopo aver ottenuto un panetto dalla consistenza desiderata, ne troppo molle e ne troppo duro, un po' alla volta stendere parte dell'impasto su un piano aiutandosi con il mattarello ed un po di olio, lubrificando mani e pianale impedendo cosi si incollarsi, ottenendo una strato alto non più di 5 mm.
Successivamente aiutandosi con una tazza da the con diametro di 8-12 cm, realizzare delle forme circolari su cui porre un cucchiaio di Mostarda di Uva Casereccia sulla base e rivoltare meta cerchio su di 
essa a chiuderla come una conchiglia, infine saldare lo strato superiore su quello inferiore pressando con le dita sui bordi del contorno.Porre le Pie Calabresi in una teglia e prima di infornare (consigliato un forno a legna) a 180-200° per circa 15-20 minuti (finchè la pasta diventi dorata), eseguire un piccolo taglietto con un coltello nella parte superiore, per evitare la fuoriuscita del ripieno dalla parte saldata a dita.
Lasciare raffreddare... e gustatevi queste rare squisitezze prive di lievito, ammoniaca e burri vari, in poche parole gustatevi le antiche e genuine "PIE CALABRESI".

Buona Pasqua!


giovedì 10 aprile 2014

ERBETTE DI PRIMAVERA

Troviamo in primavera nei prati, le tenere erbe, anche buone da mettere nel piatto, ricette antiche della tradizione popolare, raccolte cucinate e mangiate, in questo momento un esplosione di sapori e di germogli conditi con un filo d’olio! 
Ricette rurali da gustare con gli amici dopo una passeggiata nei prati.

Soufflé di formaggio e asparagi
150 gr di Asiago DOP dolce
3 uova
150 gr di asparagi selvatici
½ l di besciamella
Pangrattato
Sale e pepe
Unire alla besciamella, ancora tiepida,
il formaggio Asiago tagliato a dadini e i turioni lessati degli asparagi selvatici.
Salare e pepare, e lasciare raffreddare il tutto.
Incorporare al composto un tuorlo alla volta e successivamente gli albumi montati a neve. Versare l’impasto in uno stampo imburrato e cosparso di pangrattato.
Cuocere in forno a 180°C per 30 minuti.
Servire come antipasto.
La cicoria di campo, racconta una storia antica, veniva raccolta dalle donne e venduta ai mercati cittadini.


Sformato di cicoria
1 kg di cicoria
2 uova
½ l di besciamella
olio
Sale e pepe
Lessare la cicoria in acqua bollente salata.
Scolarla,
strizzarla il più possibile,
tritarla grossolanamente e insaporirla in un tegame
con del burro.
Versare in una ciotola le verdure, le uova sbattute con sale e pepe.
Amalgamare il tutto, e aggiungere la besciamella.
Versare il composto in uno stampo imburrato
Cuocere in forno per 45 minuti nel forno a 180°C.

Risotto alla Erbe
300 gr di riso
50 gr di germogli di luppolo
50 gr di foglie di ortiche
1 cipolla
1 bicchiere di prosecco
Brodo vegetale
olio
Parmigiano grattugiato
Sale e pepe
Rosolare la cipolla tritata nel olio.
Aggiungere il riso e farlo tostare.
Versare il prosecco e lasciarlo evaporare.
Incorporare le erbe cotte precedentemente
in acqua salata e tritate grossolanamente.
Continuare la cottura del risotto con l’aggiunta del brodo.
Aggiustare di sapore, a cottura ultimata mantecare con del formaggio parmigiano.

Risotto coi strigoli
300 gr di foglie di strigoli
300 gr di riso
2 cucchiai di olio
1 bicchiere di vino bianco
100 gr di casatella trevigiana
1 cipolla
Brodo vegetale
Parmigiano grattugiato
Sale e pepe
Rosolare nell’olio gli strigoli e aggiustare di sapore.
In un tegame rosolare la cipolla con dell’olio, e tostarci il riso.
Versare il vino bianco, e lasciare evaporare.
Aggiungere gli strigoli e portare a cottura il riso, aggiungendo il brodo.
A cottura ultimata mantecare con del formaggio grattugiato e la casatella trevigiana.





 

venerdì 21 marzo 2014

ARIA DI PRIMAVERA

L’ equinozio di primavera, ci ricorda che è arrivata la stagione più bella. E’ da poco passato l’inverno e le temperature iniziano ad alzarsi. 

 I prati si riempiono di fiori come le pratoline che insieme ai fiori del Dente di Leone, danno il via alle fioriture di primavera.


Qualche acquazzone tornerà utile, per bagnare i prati e gli orti, per avere così un buon raccolto!
  

RICETTE DI PRIMAVERA 

in questa stagione troviamo ortaggi e fiori che messi insieme fanno anche delle buone insalate e dei saporiti primi piatti.


 Carciofi Ripieni
INGREDIENTI
8 Carciofi di media grandezza
1 e ½ limone
½ da spremere nell'acqua
1 per il succo e scorza da grattare, non trattati
Pane e mollica da bagnare
Timo
preparare un tritato di:
Aglio 2 spicchi
Parmigiano4 cucchiai, grattugiato.
Olio extravergine d'oliva
Sale
Pepe appena macinato
Tempo di cottura in forno a 180°
30/40 m

PREPARAZIONE
Accendere il forno, intanto pulire i carciofi tagliando i gambi e le punte, eliminando le foglie più dure.
Tritare i gambi teneri dopo averli puliti, lessare i carciofi insieme al succo di limone per 10 minuti circa, sgocciolare i carciofi ed eliminare il fieno nel cuore dei carciofi. Allargateli, preparate l’impasto del ripieno con la mollica insieme ai gambi,il timo, l’aglio spremuto, il parmigiano e la grattata di limone, aggiungere il sale e il pepe.
Riempire i carciofi con l'impasto.
Legateli con filo da cucina e poneteli ben stretti in un teglia condite ogni carciofo con 2-3 cucchiai d'olio.
Prima d’infornate, aggiungere un bicchiere d’acqua con il succo di limone e salate.
cuocere a per circa 30-35 minuti, accendere la griglia gli ultimi 10 minuti per dorare la superficie dei carciofi. 


STRUDEL DI ASPARAGI        da http://www.donnamoderna.com


INGREDIENTI
1 kg di asparagi
2 porri grandi
1 uovo
1 tuorlo
100 g di taleggio
1 ciuffo di prezzemolo
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 rametto di salvia
1 rametto di rosmarino
20 g di burro
sale
pepe
Per la pasta brisée
300 g di farina
150 g di burro
sale
Preparate la pasta brisée lavorando con le mani il burro ammorbidito, la farina, 2 cucchiai di acqua fredda e 1 pizzico di sale e rendete l'impasto omogeneo, quindi lasciate riposare per almeno 30 minuti.
Affettate a rondelle sottili la parte bianca dei porri. Lavate e pulite gli asparagi, eliminate la parte più dura e lessateli a vapore a meta cottura.
Fate appassire i porri a rondelle con l'olio extravergine di oliva per 15 minuti a fuoco lento; passate al mixer il prezzemolo, la salvia, il rosmarino.
Tagliate gli asparagi a pezzetti, lasciando intere le punte, e uniteli al soffritto, insieme alla miscela di erbe aromatiche. Aggiungete l'uovo, il taleggio a dadini piccoli, sale e pepe e amalgamate.
Stendete la pasta in forma rettangolare, distribuitevi al centro il composto di verdure e formaggio e ripiegate a rotolo, modellando una forma leggermente schiacciata.
Spennellate la pasta con il tuorlo, mettete lo strudel in una teglia imburrata e fate cuocere per 30 minuti in forno caldo a 180°.

Tiramisù alle fragole

Tagliatele le fragole, condite con zucchero e limone. Bagnate i savoiardi con il loro succo delle fragole e del latte: farcite con fragole e crema al mascarpone.

martedì 25 febbraio 2014

Il Carnevale

Maschere & Cucina

Il carnevale è una festa della tradizione cattolica, l’uso della maschera è uno degli elementi che la caratterizzano. Il nome deriva dal latino “carnem levare” eliminare la carne, prima del digiuno della quaresima, ci si sedeva a tavola per l’ultimo banchetto, il martedì grasso.

In giro per l’Italia s’incontrano diverse tradizioni e usanze del Carnevale; una delle più importante sono i tradizionali dolci di Carnevale.

Il Carnevale di Venezia

è il più famoso, dove costumi sontuosi e opulenti, fanno da scenario a tutta la città che lo festeggia come l’evento più importante dell’anno. Non mancano i dolci della tradizionale come la FRITTELLA o FRITOLA VENEZIANA che si gustava, e si gusta tuttora in tutto il territorio veneto friulano.

Ricetta da VENEZIA EVENTI http://www.veneziaeventi.com/index.php

Ingredienti (per 6 persone):
400 g di farina, 100 g di uvetta sultanina, 1 cucchiaio di zucchero, 2 uova; circa 1 bicchiere di latte, 1 bicchierino di rhum, 30 g di lievito di birra, sale, olio di arachide per friggere e zucchero a velo per le frittelle.
Preparazione:
Sciacquate l'uvetta e fatela ammollare in acqua tiepida. Sbriciolate il lievito in una tazza e diluitelo con 3 cucchiai di acqua tiepida. Setacciate la farina in una ciotola e mescolatela con lo zucchero e un pizzico di sale. Disponetela a fontana e incorporatevi le uova, il rhum e il lievito diluito. Mescolate gli ingredienti, aggiungendo tanto latte, appena tiepido, quanto ne serve per avere una pastella densa, quindi scolate l'uvetta e asciugatela. Coprite la ciotola con un coperchio e mettete il composto a lievitare in un luogo tiepido fino a quando il suo volume non sarà raddoppiato. Mettete sul fuoco una padella con olio molto abbondante in modo che le frittelle vi galleggino dentro, e quando sarà ben caldo, versatevi l'impasto a cucchiaiate. Quando avranno assunto un colore piuttosto scuro, toglietele dal fuoco, asciugate l'olio in eccesso e spolveratele con lo zucchero a velo.

I GALANI, detti chiacchere, crostoli o lattughe, sono dolci molto friabili, per risalire alla loro origine, si deve tornare indietro all'epoca dei Romani.

Ricetta da VENEZIA EVENTI http://www.veneziaeventi.com/index.php

Ingredienti:
farina 500g
tuorli 5
zucchero 90g
burro 25g
vanillina 1 bustina
grappa bianca 2 cucchiai
olio per friggere (meglio se di arachidi) 1 litro
zucchero a velo qb
sale un pizzico
limone grattato 1
Preparazione
Fate fondere il burro in un pentolino.
Versate la farina sulla spianatoia, ammucchiatela, fate un buco nel mezzo e versatevi le uova, la grappa, il burro fuso, lo zucchero, la vanillina, la buccia di limone grattata, un pizzico di sale. Amalgamate sino a ottenere un composto omogeneo.
Formate con la pasta una palla, avvolgetela con la pellicola alimentare e lasciatela riposare per circa 1 ora.Trascorso questo tempo, con l’aiuto di un matterello o dell’apposita macchinetta, stendete una sfoglia sottile e ritagliatela con la rotella in rettangoli irregolari.Versate l’olio in una padella dai bordi alti, fatelo riscaldare; quando è caldo tuffatevi i crostoli e fateli friggere fino a che risulteranno dorati e avranno formato in superficie alcune bollicine Prelevate i crostoli con una schiumarola, sgocciolateli, sistemateli su un foglio di carta assorbente per far loro perdere il grasso in eccesso.
Spolverate i crostoli abbondantemente con lo zucchero a velo e serviteli caldi o freddi.

Il Carnevale di Viareggio

è considerato uno dei più importanti carnevali d'Italia e d'Europa, risale all'anno 1873 quando
alcuni ricchi borghesi decisero di mascherarsi per protestare contro le troppe tasse, sfilando con dei carri allegorici. Il dolce che ricordiamo in questo carnevale sono i CENCI di Viareggio che sono il simbolo della tradizione.

Ricetta da MEZZOKILO http://www.mezzokilo.it

Ingredienti
zucchero a velo q.b.
1 noce di burro
olio di semi per friggere
3 cucchiai di vino bianco
3 uova
7 cucchiai di zucchero semolato
20 cucchiai di farina tipo 00
Preparazione:
Mescolare la farina con lo zucchero a velo e le uova. Aggiungere il vino bianco e il burro ammorbidito. Lavorare tutto con le mani e lasciare riposare circa un’ora. Stendere la pasta col mattarello fino ad ottenere una sfoglia sottile. Tagliarla a rettangoli con una rotella dentellata. Friggere i cenci in abbondante olio di semi, man mano che sono pronti scolarli con una schiumarola e appoggiarli su un piatto con della carta assorbente. Cospargerli di zucchero a velo. Pronti da servire e gustare!

Il Carnevale d'Ivrea

è l'unico che abbia mantenuto un legame con il Medioevo, epoca in cui questa festa nasce si caratterizza soprattutto per il complesso cerimoniale folcloristico denso di evocazioni storico-leggendarie, per l'obbligo imposto a tutti i partecipanti di indossare una berretta rossa, e per la spettacolare "Battaglia delle arance" che è divenuta l'icona stessa del carnevale. carnevalesca istituzionalizzata nel 1808 sulla base di antiche feste rionali e che da allora si svolge pressoché ininterrottamente nell'omonima città piemontese. Il dolce tipico sono i CANESTRELLI considerati i dolci del Carnevale, vengono prodotti con diverse profumazioni, aggiungendo all’impasto cacao, vaniglia, cannella o altre spezie.

ricetta da: PARK.IT http://www.parks.it

Ingredienti:
mezzo chilo di farina
due etti e mezzo di burro
due etti e mezzo di zucchero
una bustina di vaniglia
una noce moscata grattugiata
la scorza di un limone grattugiata
un bicchiere di buon vino bianco
un bicchierino di rhum e un uovo intero
Preparazione:
Amalgamate prima tutti gli ingredienti asciutti sino ad ottenere un composto di colore omogeneo; quindi aggiungete tutti gli altri ingredienti e impastate bene il tutto. Formate con la pasta dei pezzetti grossi come noci, riporli uno per volta nell'apposito ferro di ghisa, ben caldo e unto di burro e, rivoltando il ferro da ambo le parti, cuocere per alcuni minuti sopra il fuoco, finché il canestrello assumerà un bel colore ambrato.

Carnevale di Cento

è una manifestazione che si svolge a Cento, in provincia di Ferrara; ha origini antiche, come dimostrano alcuni affreschi del pittore seicentesco Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino.
I crostoli di carnevale sono una tipica ricetta di Ferrara.
Ricetta da ALBERGHIERA.IT http://www.alberghiera.it
Ingredienti per i Crostoli
farina 500g
tuorli 5
zucchero 90g
burro 25g
vanillina 1 bustina
grappa bianca 2 cucchiai
olio per friggere (meglio se di arachidi) 1 litro
zucchero a velo qb
sale un pizzico
limone grattato 1
Procedimento
Fate fondere il burro in un pentolino. Versate la farina suopra la spianatoia, ammucchiatela, fate un buco nel mezzo e versatevi le uova, la grappa, il burro fuso, lo zucchero, la vanillina, la buccia di limone grattata, un pizzico di sale. Amalgamate sino a ottenere un composto omogeneo.
Formate con la pasta una palla, avvolgetela con la pellicola alimentare e lasciatela riposare per circa 1 ora. Trascorso questo tempo, con l’aiuto di un matterello o dell’apposita macchinetta, stendete una sfoglia sottile e ritagliatela con la rotella in rettangoli irregolari.
Versate l’olio in una padella dai bordi alti, fatelo riscaldare; quando è caldo tuffatevi i crostoli e fateli friggere fino a che risulteranno dorati e avranno formato in superficie alcune bollicine (tipiche dei crostoli). Prelevate i crostoli con una schiumarola, sgocciolateli, sistemateli su un foglio di carta assorbente per far loro perdere il grasso in eccesso.
Spolverate i crostoli abbondantemente con lo zucchero a velo e serviteli caldi o freddi.

Il Carnevale di Satriano

E’ considerato uno degli ultimi riti arborei sopravvissuti nella loro integrità, il carnevale di Satriano richiama il tema dell'emigrazione attraverso una rappresentazione folcloristica rimasta intatta nel corso degli anni. Un'antica festa popolare, un carnevale suggestivo e misterioso della Basilicata. Il rito carnevalesco è dato dalla presenza di tre maschere tipiche: l'orso, la quaresima e l'eremita. I taralli al naspro sono delle piccole ciambelline all'anice ricoperte di glassa e sono dolcetti tradizionali del Carnevale in Basilicata.
Ingredienti:
1kg di farina
5 uova
1 pizzico di sale
1 pizzico di zucchero
un bicchierino di anice o altro liquore dolce
Ingredienti per il naspro:
250ml di acqua
500gr di zucchero
buccia e succo di limone
Preparazione:
impastare a mano o nel mixer, la farina, le uova, lo zucchero, il sale (un pizzico) e il liquore, fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio. Tagliate la pasta a pezzetti e formate delle piccole ciambelle. Infornare a 180 gradi fino a doratura delle ciambelle. Per la preparazione del naspro: unite l’acqua con lo zucchero, mescolare fino a che lo zucchero si scioglie, continuare a mescolare per altri 2-3 minuti, sino ad ottenere un composto consistente, togliete la pentola dal fuoco ed aggiungete la buccia di limone grattugiata e il succo. A questo punto aggiungere i taralli freddi un pò per volta, mescolare fino a che non saranno ricoperti completamente. Una volta freddi i taralli avranno la tipica colorazione bianca dello zucchero, chi vuole può cospargerli di confettini colorati prima che si raffreddino.

Il carnevale di Acireale

E’ il carnevale di Sicilia, uno dei più antichi dell'isola, si svolge ogni anno nella città di Acireale in provincia di Catania. Tra le sue caratteristiche vi è la sfilata di carri allegorici ed infiorati.
I carri infiorati hanno la caratteristica, simile a quella di diversi carnevali della Costa Azzurra e della Liguria, mostrare soggetti creati interamente con i fiori freschi. I fiori protagonisti dei carri, il carnevale coniuga l’allegoria del carnevale con i colori, i boccioli e le corolle.
Il dolce tipico del carnevale di Acireale sono le Bugie.

Il carnevale di Putignano

Il Carnevale di Putignano è il carnevale più noto della Puglia e uno dei più antichi d'Italia e quindi del mondo. La maschera caratteristica della manifestazione è chiamata Farinella e deve il suo nome all'omonima pietanza di Putignano. La Farinella è uno sfarinato di ceci e orzo abbrustolito, di origine rurale e antichissima, nel 1700 vengono lasciate dai maestri di cucina le prime ricette scritte con l’uso di questo alimento.
Ingredienti: 
550gr di burro, 
350 gr di zucchero, 
500 gr di farinella di ceci, 
4 uova, 2 tuorli, 
500 gr di farinella di orzo, buccia di limone e di arancia grattuggiata, cannella, latte quanto basta.

Preparazione: lavorare il burro a crema, aggiungere lo zucchero, le uova, la buccia di limone e di arancia, la cannella. Mescolare e versare il tutto al centro delle due farinelle. Impastare e far riposare per circa un’ora. Quando si riprende l’impasto dare forme di fantasia in tema col Carnevale ai dolcetti, quindi cuocere in forno a 160° per 15 minuti.
La tradizione della festa del carnevale è radicata in tutto il territorio italiano, dal nord al sud ogni città e paese celebra questa festa, per grandi e bambini.

giovedì 13 febbraio 2014

La colazione del mattino



La colazione del mattino è importante, deve essere una colazione che ci dona energia, vitalità e buon’umore per iniziare bene la nostra giornata.
 
Deriva dal latino collatio-onis (= il mettere insieme), da cui a sua volta proviene anche il verbo confèro (=riunisco). La colazione del mattino esiste sin dalla notte dei tempi è ben documentata nella cultura classica greca e latina. 
 
In effetti, "far colazione" si indicava, originariamente, una breve adunanza vespertina di monaci, nel corso della quale venivano commentati alcuni passi dei Testi Sacri e faceva seguito un pasto leggero. 

Tuttavia è nel Settecento che si afferma l’uso della colazione in chiave moderna; biscotti, bevande calde, frutta, torte, una abitudine aristocratica, tale rimane nell’Ottocento, coinvolgendo la classe sociale emergente e la ricca borghesia. 
 
Essendo il primo pasto della giornata, quindi è importante che sia bilanciato e che apporti il giusto quantitativo di calorie. 

La tipica colazione italiana  generalmente fatta in casa è composta essenzialmente da una bevanda calda accompagnata da cibi dolci. 

Ricette della tradizione italiana per la prima colazione di grandi e bambini.
 

La ciambella per la colazione

Ingredienti
3 uova
150 ml di acqua
100 ml di olio di semi
1 bustina di lievito (16 gr)
1 bustina di vanillina
125 g di zucchero
200 gr di farina
50 gr di maizena
zucchero a velo
 
Procedimento montate bene le uova con lo zucchero. Una volta ottenuta una bella crema chiara e spumosa, aggiungete uno alla volta, gli ingredienti liquidi facendoli assorbire bene all’impasto prima di aggiungere il successivo utilizzate preferibilmente dell’olio di oliva dal sapore non troppo pesante. Setacciate insieme farina, maizena, vanillina e il lievito. Aggiungetele poco alla volta all’impasto. L’impasto risulterà liquido, ma lieviterà Versate in una tortiera a forma di ciambella imburrata e infarinata e cuocete per 30 minuti in forno caldo a 180°. Prima di sfornare, fate sempre la prova stecchino, deve uscire asciutto e pulito! Sfornate, fate raffreddare e spolverate lo zucchero a velo.
Parliamo della tradizione legata all’infanzia, quando la domenica si preparava la ciambella dolce: farina uova e zucchero; ingredienti che nella credenza  non mancavano mai.
 
Un dolce semplice per la colazione di tutta la settimana, come anche il Pane bagnato nel latte era una delle tradizione povere della colazione, pane  indurito, buono nel latte.
  Torta di Pane
Ingredienti

  • 400 g di pane raffermo
  • 1 litro di latte
  • 150 g di zucchero
  • 2 cucchiai di cacao amaro
  • 2 uova
  • 30 g di pinoli
  • 30 g di uvetta

   Scaldate il latte. Tagliate il pane a pezzi e mettetelo in una ciotola capiente. Coprite il pane con il latte caldo e lasciatelo macerare per 3-4 ore o addirittura per tutta la notte, fino a che sarà bene ammorbidito. Mescolate il pane con un cucchiaio di legno per spappolarlo il più possibile. Mettete l’uvetta a bagno nell’acqua tiepida per 5 minuti. Accendete il forno a 180°.

Mescolate il cacao con lo zucchero e incorporatelo al composto. Sbattete le uova e unitele anch’esse mescolando bene per incorporarle perfettamente. Infine unite l’uvetta strizzata e i pinoli. Trasferite il composto in una teglia rivestita di carta da forno bagnata e strizzata e cuocete in forno per 50 minuti circa. Fate raffreddare completamente la torta prima di sformarla e servirla.


Torta delle rose
 La torta delle rose è un dolce tipico della tradizione mantovana, ispirato alla bellezza della Marchesa di Mantova, Isabella D'Este. E' una sorta di brioche sfogliata, formata da tanti rotoli accostati uno all'altro, che durante la lievitazione si aprono come a formare tante rose sbocciate, che avranno la loro massima apertura durante la cottura in forno. La versione originale prevede che le strisce vengano sfogliate esclusivamente con burro e zucchero. Nella versione che vi propongo oggi, per la fase di sfogliatura, ho utilizzato una crema al burro aromatizzata al rhum. Vi consiglio di provarla, è fantastica la sensazione di scioglievolezza che sentirete sotto al palato!
Ingredienti: per due tortiere da 20 cm. di diametro per la pasta 
500 gr. di farina 400w (farina molto forte, io ho usato quella per pane della Coop, è ottima per i grandi lievitati) 
80 gr. di latte intero fresco 
150 gr. di Lievito Madre (oppure 15 gr. di lievito di birra) 
180 gr. di uova intere 
70 gr. di zucchero semolato
15 gr. di miele 
8 gr. di Rhum 
190 gr. di burro morbido
10 gr. di sale 
la scorza di un limone grattugiata
 i semi di 1/2 baccello di vaniglia 
per la finitura 
100 gr. di burro morbido 
100 gr. di zucchero a velo vanigliato 
5 gr. di Rhum 
i semi di 1/2 bacca di vaniglia 
q.b. di zucchero a velo vanigliato per spolverizzare la superficie
 2 tortiere rotonde da 20 cm. di diametro  

Procedimento Nella planetaria, col gancio, mettete la farina, lo zucchero, il lievito, il miele e il latte e cominciate ad impastare a velocità 1,5; quando l'impasto si sarà formato risultando liscio, unite le uova poco per volta e fatele incorporare per bene prima di unire le successive e fate impastare fino a che diventi molto elastico, liscio e bene incordato. A questo punto cominciate ad unire il burro morbido in piccole quantità e di volta in volta attendete che sia bene incorporato prima di unire il successivo; continuate fino ad aggiungerlo tutto e insieme all'ultimo unire anche il sale e gli aromi.
Togliete l'impasto dal cestello della planetaria, dategli due o tre pieghe per dare forza al lievito madre, avvolgetelo nella pellicola alimentare e mettetelo in frigorifero per farlo raffreddare per bene, almeno un paio d'ore. Trascorso il tempo di raffreddamento, preparate la crema al burro, mettendo in planetaria a montare con la frusta, Il burro con lo zucchero a velo, il rhum e i semi della vaniglia fino ad ottenere una crema bianca, morbida e spumosa. Togliete l'impasto dal frigorifero, stendetelo in forma quadrata di 50 cm. per lato con uno spessore di 2,5 cm., spalmate l'intera superficie con la crema al burro, arrotolatelo su se stesso per ottenere un cilindro. Mettetelo nuovamente a raffreddare in frigorifero per un'ora circa quindi tagliatelo in rondelle alte circa 3 cm. l'una che sistemerete nelle tortiere mettendone 8 per ciascuna e mettete a lievitare nel forno lievemente riscaldato precedentemente e spento, fino a che le torte non avranno raddoppiato il loro volume. Cuocete a 180° a forno ventilato preriscaldato (io ho usato il programma per pasticceria) per circa 20 - 25 minuti, provate sempre ad inserire lo stecchino di legno per controllare la cottura che può variare in funzione del proprio forno. Lasciate raffreddare per bene e spolverate con lo zucchero a velo.

La colazione è importante, quando scegliamo le cose da mangiare scegliamole con cura, prodotti genuini e del nostro territorio, sicuri dell’origine a salvaguardia della nostra salute.

Anche il tempo da dedicare alla prima colazione è importante, troviamo il tempo per sederci insieme alla nostra famiglia, per augurarci una buona giornata prima di iniziarla. Non sarà tempo perso ma un momento da condividere in famiglia!